Certificazione BIM cos’è

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Certificazione BIM cos'è

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Certificazione BIM

La certificazione BIM attesta le competenze dei professionisti coinvolti nel processo BIM-based.

Che cosa è il BIM?

Il BIM – Building Information Modelling – è un processo di gestione delle informazioni attraverso tutte le fasi del processo edilizio: consiste nella creazione di un sistema informativo parametrico, basato sui BIM object, incrementato continuamente durante le fasi di programmazione, progettazione, realizzazione e gestione di un’opera.

Si tratta di un vero e proprio metodo di lavoro che permette di avere piena facoltà di gestione delle informazioni riguardanti il singolo progetto per tutta la durata ed in tutte le fasi della sua vita.

Indice

Che cosa è la certificazione BIM?

A partire dal cosiddetto “DM BIM” (D.M. 560/2017 e ss.mm.ii.) per proseguire con il Nuovo Codice degli Appalti (DLgs 36/2023), le strategie BIM hanno pervaso il mondo dell’edilizia, richiamando figure professionali altamente qualificate e le cui competenze, abilità ed esperienze possono essere certificate da Organismi di Certificazione (OdC) delle persone terzi, imparziali e indipendenti, accreditati ai sensi della norma 17024.

La certificazione BIM, rilasciata sotto accreditamento, è un’attività volontaria che costituisce una garanzia e atto di diligenza verso le parti interessate nel rispetto della legislazione vigente (L. 4/2013).

L’importanza del BIM, con certificazione annessa, non deve essere sottovalutata in quanto, a partire dal 2025, i bandi BIM saranno necessari per la realizzazione o riqualificazione di qualsiasi opera pubblica.

Quali sono le figure professionali BIM?

All’interno dell’ecosistema BIM si identificano quattro figure professionali diverse, addette allo svolgimento di un ruolo ben preciso con conseguente esame e titolo da certificare:

  • gestore dell’ambiente di condivisione dei dati, ossia CDE manager: è una figura che si occupa dell’ambiente di condivisione dei dati implementato dalla organizzazione a cui appartiene oppure previsto contrattualmente e che contribuisce attivamente alla ricerca di soluzioni informatiche di rete o in cloud;
  • gestore dei processi digitalizzati, ossia BIM manager: è una figura che si relaziona principalmente al livello dell’organizzazione, per quanto attiene alla digitalizzazione dei processi posti in essere dalla stessa, avendo la supervisione o il coordinamento generale delle commesse in corso;
  • coordinatore dei flussi informativi di commessa, ossia BIM coordinator: è una figura che opera a livello della singola commessa, di concerto con i vertici dell’organizzazione e secondo le indicazioni del BIM manager nella gestione complessiva dei processi digitalizzati.
  • operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa, ossia BIM specialist: è la figura che agisce all’interno delle singole commesse e opera tramite determinate procedure digitalizzate attraverso la modellazione a oggetti.
Come si ottiene e come si mantiene la certificazione BIM?

La valutazione dell’apprendimento a seguito del percorso formativo viene eseguita sulla base delle conoscenze, delle abilità e delle competenze di cui al punto 5 della norma UNI 11337-7 e della relativa prassi di riferimento UNI/PdR 78:2020.

La certificazione BIM si ottiene a seguito del superamento di un esame, costituito da tre prove: scritta, pratica ed orale.

Il certificato ha durata quinquennale.

Durante il ciclo di certificazione, anno per anno, conformemente a quanto previsto dal punto 6.9 della UNI/PdR 78:2020, l’OdC effettua verifiche, per mantenere e confermare la validità delle certificazioni emesse del singolo professionista certificato.

 

Perché ottenere la certificazione BIM?

La certificazione BIM è uno strumento che permette di attestare, dimostrare e garantire le proprie competenze professionali, anche nel tempo.

Conseguire la certificazione BIM permette di amplificare le proprie competenze e di accrescerne la credibilità.

I principali obiettivi della certificazione sono:

  • fornire l’attestazione della propria esperienza e competenza in relazione al profilo professionale;
  •  ottenere posizionamenti più competitivi sul mercato in generale e nelle procedure di appalto dei lavori pubblici in particolare;
  • promuovere la propria attività attraverso il registro dell’OdC, oltre che di Accredia.

Inarcheck – in qualità di OdC accreditato – organizza periodicamente sessioni di esami per la certificazione BIM dei differenti profili professionali.

Inarcheck, in aggiunta, offre – compresa nel prezzo della certificazione – la notarizzazione dei certificati emessi su blockchain, che garantisce la provenienza dei dati rendendoli verificabili ed impossibili da modificare.

Hai bisogno di più informazioni? Scrivici, ti risponderemo presto.

Chi è il RUP e cosa fa

Chi è il rup e cosa fa

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Chi è il RUP

Il RUP – Responsabile unico del Progetto – è la figura nominata dalle Stazioni Appaltanti in fase di avvio dell’intervento per le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e per l’esecuzione di ciascuna procedura soggetta al Codice degli Appalti.

Quale è il ruolo del RUP?

Il RUP – in conformità a quanto previsto dall’art. 15 del DLgs 36/2023 – assicura il completamento dell’intervento pubblico nei tempi previsti e nel rispetto degli obiettivi connessi al suo incarico.

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Quali sono le attività del RUP?

Il RUP – sulla base di quanto previsto dall’Allegato I.2, art. 6 del DLgs 36/2023 – ha, tra gli altri, i seguenti compiti:

  • formula proposte e fornisce dati e informazioni per la predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici;
  • accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari e, in caso di lavori, la regolarità urbanistica dell’intervento pubblico o promuove l’avvio delle procedure di variante urbanistica;
  •  propone l’indizione o, ove competente, indice la conferenza di servizi;
  • svolge l’attività di verifica dei progetti per lavori di importo inferiore a un milione di euro e assicura il rispetto del procedimento di verifica della progettazione ai sensi dell’articolo 42 del codice;
  • sottoscrive la validazione del progetto posto a base di gara unitamente al responsabile della fase della progettazione, ove nominato ai sensi dell’articolo 15 del codice, facendo riferimento al rapporto conclusivo redatto dal soggetto preposto alla verifica, e alle eventuali controdeduzioni del progettista. In caso di dissenso sugli esiti della verifica, il RUP fornisce adeguata motivazione;
  •  decide i sistemi di affidamento dei lavori, servizi e forniture, la tipologia di contratto da stipulare, il criterio di aggiudicazione da adottare;
  •  richiede alla stazione appaltante la nomina della commissione giudicatrice nel caso di affidamento con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
  •  promuove l’istituzione dell’ufficio di direzione dei lavori;
  •  provvede all’acquisizione del CIG nel caso in cui non sia nominato un responsabile per la fase di affidamento.
Quali sono i requisiti per diventare RUP?

1. Il RUP deve essere un tecnico abilitato all’esercizio della professione, o, quando l’abilitazione non sia prevista dalle norme vigenti, un tecnico anche di qualifica non dirigenziale che deve essere in possesso di titolo di studio e di esperienza e formazione professionale specifiche.

2. Il RUP deve aver maturato un’adeguata esperienza nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento:

  • di almeno un anno per i contratti di importo inferiore a 1.000.000 di euro;
  • di almeno tre anni per i contratti di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro e inferiore alla soglia di cui all’articolo 14 del codice;
  • di almeno cinque anni per i contratti di importo pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 14 del codice.

3. In mancanza di abilitazione all’esercizio della professione, il RUP è un tecnico in possesso di esperienza nel settore dei contratti di cui al comma 1, di almeno cinque anni, attestata anche dall’anzianità di servizio maturata.

4. Nelle procedure di affidamento di lavori particolarmente complessi, il RUP possiede, oltre a un’esperienza professionale di almeno cinque anni nell’ambito delle attività di programmazione, progettazione, affidamento o esecuzione di appalti e concessioni di lavori, una laurea magistrale o specialistica nelle materie oggetto dell’intervento da affidare nonché adeguata competenza quale Project Manager, acquisita anche mediante la frequenza, con profitto, di corsi di formazione in materia di Project Management.

E’ ormai chiaro quanto il ruolo del RUP sia di fondamentale importanza in tutte le fasi del progetto: dallo sviluppo alla realizzazione, fino anche alla validazione. Abbiamo dedicato un intero articolo alla verifica del progetto, ulteriore mansione che coinvolge il Responsabile Unico del Procedimento. Con le sue competenze poliedriche, si assume oneri ed onori del caso e diventa un pilastro portante.

Inarcheck, forte della sua esperienza nel settore, offre supporto al RUP per coadiuvare le sue azioni ed affiancarlo nel suo compito di responsabile unico.

Hai bisogno di più informazioni? Scrivici, ti risponderemo presto.

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